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In India, la soia (Glycine max L.) è una coltura fondamentale, ma il Fusarium oxysporum f. sp. glycines causa gravi perdite per avvizzimento a Vidarbha, Maharashtra. I fungicidi chimici sono dannosi, soggetti a resistenza e spesso inefficaci. Questo studio ha esplorato una gestione ecologica utilizzando Trichoderma spp. Trenta campioni di terreno rizosferico hanno prodotto 25 isolati, che hanno mostrato diverse caratteristiche delle colonie e delle spore. In coltura doppia, TR2, TR3 e TR23 hanno fortemente inibito Fusarium (71-78%) attraverso l'avvolgimento ifale e il micoparassitismo. L'analisi molecolare ha identificato Trichoderma asperellum come dominante, con pochi T. harzianum e T. koningii. Sono state preparate bioformulazioni con vettori; le forme a base di talco hanno sostenuto >35 × 10¿ CFU/g dopo 180 giorni. Prove in serra con soia JS-335 hanno mostrato che TR2 ha ridotto l'avvizzimento dal 91,5% al 28,3% (controllo del 69%), paragonabile al carbendazim, mentre TR3 e TR23 sono stati altrettanto efficaci. Il Trichoderma ha migliorato la germinazione, la crescita e il vigore. I saggi enzimatici hanno confermato l'induzione della resistenza sistemica (aumento di PO, PPO e PAL). Pertanto, il T. asperellum autoctono, in particolare il TR2, offre un'alternativa sostenibile ai fungicidi, supportando la gestione integrata delle malattie e la coltivazione ecologica della soia a Vidarbha.
A propos de l'auteur
Dr. Sonali V. Padwad, docteur en botanique (2025), spécialisée en pathologie végétale et en codage à barres de l'ADN ; 18 publications, 2 brevets et des contributions à la recherche internationale.Dr. Ashish P. Lambat, professeur associé, botanique, Sevadal Mahila Mahavidyalaya, Nagpur. Expert en sciences végétales et en biotechnologie ; 85 publications, 10 chapitres de livres, 3 brevets.
