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L'uso dell'intercettatore su imbarcazioni plananti o semiplananti è ormai diffuso da tempo. È sempre stato considerato un'alternativa ai flap e in letteratura esistono numerose prove della sua maggiore efficacia. L'interceptor è costituito da una sottile piastra che sporge dall'imbarcazione in misura generalmente compresa tra l'1,5 e il 4¿ della LWL ed è situato nella parte più a poppa dello scafo. Il suo ruolo è quello di esercitare una sovrapressione in grado di sollevare la poppa e, di conseguenza, di modificare l'assetto. È spesso utilizzato come dispositivo fisso su imbarcazioni che navigano a velocità relativamente basse e come dispositivo mobile su imbarcazioni veloci. Sebbene già abbastanza diffuso, non esistono prove concrete in letteratura che riportino una valutazione quantitativa dei vantaggi dell'uso degli intercettori in termini di resistenza dello scafo. Il lavoro svolto per questa tesi fornisce un gran numero di dati sperimentali basati sulla variazione di velocità, assetto, dislocamento, angolo di deadrise, considerando diverse dimensioni del dispositivo. Inoltre, vengono proposte nuove geometrie di intercettori che hanno portato a risultati significativi.
A propos de l'auteur
Fabio uzyskä tytu¿ magistra architektury okr¿towej i in¿ynierii morskiej na Uniwersytecie Neapolitäskim im. Federico II. Kontynuowä studia z zakresu architektury okr¿towej w laboratoriach tej samej uczelni jako doktorant. Od 2012 roku kontynuuje prac¿ jako adiunkt. Obecnie pracuje nad now¿ seri¿ systematyczn¿ kad¿ubów z twardym kilem.