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Nel novembre 2017, il principio attivo glifosato è stato nuovamente autorizzato nell'Unione Europea per altri cinque anni. Il percorso per arrivare a questa decisione è stato tuttavia irto di ostacoli: gli Stati membri erano infatti in disaccordo sulla possibilità di continuare a utilizzare il glifosato, poiché gli studi e le valutazioni disponibili non chiarivano al 100% se il glifosato avesse o meno effetti cancerogeni. Nonostante l'autorizzazione a livello UE, gli Stati membri hanno comunque sufficienti possibilità di limitare o vietare completamente l'uso del glifosato nei loro territori. La base giuridica è costituita dal principio di precauzione sancito dalla legge. I possibili rischi per la salute umana e l'ambiente devono essere prevenuti in anticipo attraverso misure adeguate. L'esempio dell'Austria dimostra che sono già state adottate diverse misure nazionali per evitare effetti nocivi sulla salute e sull'ambiente e quindi rispettare il principio di precauzione.
A propos de l'auteur
Elke Ranzenmayr, LL.M., ha studiato diritto medico presso l'Università Johannes Kepler di Linz. È particolarmente interessata ai settori del diritto ambientale e dell'agricoltura.