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Il presente studio discute la necessità e gli usi dei riferimenti razziali, nell'ambiente accademico e nella vita quotidiana brasiliana. A tal fine vengono elaborate alcune teorie che indicano un modo innovativo di concepire la differenza e la sua relazione con l'identità e la rappresentazione. Successivamente, viene effettuata una breve analisi del pensiero sociale sul nero in Brasile, in particolare da parte dei teorici affini alle scienze sociali. Comprendendo come tale concezione possa delineare uno spettro di ciò che significa essere nero in Brasile, verranno analizzati alcuni spazi in cui l'idea di essere nero ha un significato diverso, appropriato dagli attivisti, dai religiosi e dai residenti dei quartieri neri. Infine, l'analisi si concentra su alcuni concetti che intendono contribuire alla discussione teorica prevista, come la diaspora, la diffèrance e la concezione del "terzo spazio". In questo modo si intende rompere con l'idea di un essere nero ontologico che rimarrebbe, anche se contrario alla logica della sua costituzione. Tuttavia, portando nella sua storicità l'artificialità della creazione di una teoria razziale che divideva il concetto di umano in una gerarchia perversa, legittimatrice di sfruttamenti e abusi.
A propos de l'auteur
Master-Abschluss am PPGCS (FCL/UNESP). Begann Forschungen zu brasilianischen Sozialtheorien mit Schwerpunkt auf der Rassismusfrage und ihren Auswirkungen; entwickelt Arbeiten im Zusammenhang mit epistemologischer Kritik, anthropologischer Theorie und Studien zu sozialen Bewegungen mit Schwerpunkt auf aktuellen Themen wie schwarze Diaspora, Identität, Kultur usw. Seit 2010 Mitglied der GEPAC.