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Per Isabella Ducrot (Napoli, 1931) il tessuto è un palinsesto in cui la millenaria storia umana si deposita con le sue innumerevoli storie personali, la traccia materiale di saperi e valori immateriali, un tramite in cui si rinuncia all'unicità per far prevalere intelligenza e sensibilità collettive. Nel corso della sua ricerca pluriennale, l'artista ha acquisito una familiarità con i materiali tessili che l'ha condotta a individuare in essi qualcosa di impalpabile ma a suo modo radicale: "quasi niente, difficile da descrivere per mancanza di aggettivi, niente colori, niente decorazioni, niente ricami, solo affermazione della propria essenza, la semplicità ridotta ai minimi termini eppure grandiosa e commovente, come un inno patriottico". Nella sua esposizione personale allestita al Museo delle Civiltà di Roma dal 1 agosto 2024 al 16 febbraio 2025, Anna Mattirolo e Andrea Viliani - autori anche di questo libro, pubblicato in occasione della mostra - hanno proposto con i curatori del museo un itinerario che si articola fra le opere dell'artista e le collezioni tessili storiche del museo, intendendole entrambe come la celebrazione di un linguaggio tessile al contempo astratto e concreto, intimo e condiviso, storico e contemporaneo. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.