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Atena, nella tradizione europea, è la custode del limite: nel proteggere la città, ci rammenta il senso del confine. Essendo la dea della sapienza, ci invita anche a meditare sulla finitezza dell¿uomo, rimarcando ciò che lo identifica e lo differenzia: perché esistere, a dispetto di quanto affermino i paladini del livellamento globale, è distinguere il Sé dall¿Altro, evidenziare un dentro e un fuori, includere ed escludere. Senza sosta, nel mainstream, sentiamo parlare di ¿sessismo¿, ¿razzismo¿, ¿omofobiä e ¿transfobiä: queste accuse minacciano chi si limita ad osservare l¿ovvietà della differenza. Per i censori del pensiero unico ¿ infatti ¿ è necessario riconfigurare la realtà: sopprimere i sessi, negare le razze, superare le alterità e imporre la mescolanza globale funzionale alla dissoluzione delle comunità, dei popoli e delle tradizioni. Possiamo davvero illuderci di ignorare o cancellare ciò che ci distingue? La risposta è in queste pagine. Dinanzi al più feroce attacco culturale e antropologico della storia ¿ dunque ¿ è necessario ridefinire i contorni del diritto, ribadendo l¿assoluta ineluttabilità di un Dovere: preservare le identità dei popoli radicati. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.