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Nel bacino del Tim Mersoï, nel nord del Niger, i depositi di uranio sono stati sfruttati per cinque decenni da due compagnie minerarie. L'aumento dell'attività mineraria, combinato con la crescita della popolazione, sta imponendo una forte domanda sulle risorse idriche sotterranee dell'acquifero permiano di Izégouande. Nell'ultimo decennio, questa falda ha contribuito per quasi il 70% all'approvvigionamento di acqua potabile dell'area mineraria. Lo scopo di questo lavoro è mostrare l'impatto delle attività minerarie sul funzionamento idrodinamico dell'acquifero di Izégouande e sulla sua vulnerabilità all'inquinamento. Per raggiungere questo obiettivo, è stato utilizzato un approccio metodologico interdisciplinare, integrando l'analisi delle curve isobate e isopache e lo studio dei parametri idrodinamici e idrochimici. Sono stati elaborati diversi diagrammi (Chadha, Gibbs, Schöeller Berkaloff, ecc.) e una mappa che mostra la vulnerabilità della falda all'inquinamento. Per determinare l'origine della mineralizzazione della falda sono stati utilizzati PCA, relazioni binarie tra ioni e il calcolo degli indici di saturazione e di scambio cationico-base.
A propos de l'auteur
Nato il 27 novembre 1990 nella città mineraria di Arlit, ho studiato all'Università Abdou Moumouni di Niamey. Dal luglio 2022 ho conseguito un dottorato di ricerca in idrogeologia presso il Laboratorio Acqua e Georisorse della Facoltà di Scienze e Tecnologie di Niamey.