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Tenendo presente che, nel tempo, anche le posture di lavoro "adeguate" possono avere conseguenze negative, fornire raccomandazioni che favoriscano sia i risultati delle prestazioni sia il benessere dei lavoratori si rivela spesso una questione complessa. L'identificazione delle posture lavorative "scorrette", tuttavia, sembra rappresentare una sfida minore. In quanto tale, non esiste una postura di lavoro "perfetta", perché anche le posture di lavoro "buone" possono causare disagi e lesioni se mantenute per lunghi periodi di tempo. Ciononostante, alcune posture sono da preferire ad altre. L'idoneità di una determinata postura corporea dei lavoratori dipende dai livelli in cui tale postura corporea facilita in modo proficuo e capace l'esecuzione del lavoro e mantiene l'equilibrio tra compito e operatore. Anche le reazioni fisiche del lavoratore, come il dispendio energetico, lo sforzo muscolare e il carico sulla colonna vertebrale, ecc. sono strettamente associate a questa postura. Pertanto, tenendo conto di tutto ciò, il presente studio è stato intrapreso per porre rimedio al problema del disagio posturale dei lavoratori agricoli.
A propos de l'auteur
La Dra. Pragya Ojha es beneficiaria del ICAR-JRF durante su máster y del UGC-JRF durante su doctorado en GBPUA&T, Pantnagar, Uttarakhand. Trabaja como profesora invitada en NDUA&T,Faizabad, India.Seema Kwatra es Profesora en el College of Home Science,GBPUA&T Pantnagar, Dr R S Shekhawat es Científico, Economía Agrícola en ICAR-IASRI, Nueva Delhi, India.
