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La selezione del lavoro si è spostata su ambienti online per professionisti come LinkedIn. In questi ambienti, i candidati cercano di presentarsi in modo idealizzato rivelando informazioni che possono essere definite come auto-appoggi. Tuttavia, LinkedIn consente anche ad altre persone di sostenere le capacità e le competenze di un candidato. Il presente studio ha analizzato l'effetto delle auto-approvazioni e delle approvazioni da parte di altri sulle impressioni iniziali dei reclutatori sul candidato e sulla sua occupabilità percepita. Un totale di 159 partecipanti si sono impegnati in un esperimento online tra soggetti, in cui dovevano valutare l'occupabilità di un candidato su LinkedIn per una posizione che richiedeva competenze di social network. Abbiamo manipolato il fatto che il candidato sostenesse se stesso, fosse sostenuto da altri e che questi ultimi fossero congruenti con i propri sostenitori. I risultati hanno dimostrato che, contrariamente alle nostre aspettative, la presenza o l'assenza di auto-appoggi non ha influenzato la formazione dell'impressione né l'occupabilità percepita. Inoltre, gli auto-appoggi con gli altri congruenti non hanno portato a una migliore formazione dell'impressione né a una maggiore occupabilità percepita.
A propos de l'auteur
Je suis une professionnelle de la communication et j'ai récemment obtenu un master en communication d'entreprise et médias numériques à l'université de Tilburg, aux Pays-Bas. Je m'intéresse à la façon dont les médias sociaux changent les entreprises et la façon de vivre. J'aide les marques à réussir et à devenir compétitives grâce à des plans créatifs et stratégiques.
