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Russia, seconda meta dell'Ottocento. La questione ebraica diviene argomento di dibattito pubblico sulle pagine di giornali e riviste. Brafman pubblica
Il libro del Kahal, e scatena le fantasie piu pericolose dei giudeofobi russi. Kahal, da termine indicante la forma di autogoverno delle comunita ebraiche dell'Europa orientale, acquisisce ora il significato di potenza occulta che, attraverso una cospirazione planetaria, attua il programma di dominazione del mondo, dirige la mano armata del nichilismo nel suo attacco all'Europa, e realizza il progetto di disgregazione fisica e morale dell'Impero russo. A che punto si diffonde in Russia l'idea dell'esistenza di questo
kahal segreto? Perche diviene una vera e propria fissazione per un numero crescente d'intellettuali, di letterati, di funzionari, di personalita di governo dell'Impero? In che modo, dunque, la giudeofobia, da sottotesto narrativo, diviene un'accusa reale capace di scatenare terribili pogrom antiebraici? Nel presente saggio l'autore risponde a queste cosi come ad altre domande esaminando la preistoria dei
Protocolli dei Savi di Sion, quel testo che, come scriveva Rollin nel 1939, sarebbe divenuto il piu diffuso nel mondo dopo la Bibbia. Collocandosi nel panorama dei saggi sull'origine culturale dei
Protocolli in un ambiente russofono,
L'ombra del kahal si scosta dai lavori piu noti sull'argomento, concentrandosi sulle opere in cui la menzogna diventa realta e fomenta violenza, disprezzo, politiche antiebraiche, e agisce duramente sul corso delle vite di milioni di sudditi russi di fede mosaica.
L'ombra del kahal e, dunque, una profonda analisi letteraria sulle origini, tra storia e mito, dell'antisemitismo russo.