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Una questione di tortura

Italien · Livre de poche

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In un'inchiesta che copre cinquant'anni di attività e di studio da parte della CIA sulle nuove forme di tortura, lo storico Alfred W. McCoy colloca le ragioni alla base degli scandali di Abu Ghraib e Guantanamo in un preesistente metodo di interrogatori basato sulla tortura psicologica che si rivela persino più devastante di quella fisica. Essa si basa su due pratiche fondamentali: la "deprivazione sensoriale" e il "dolore auto-inflitto". Da queste sono state sviluppate tecniche come l'isolamento, l'incappucciamento, la costrizione a rimanere in piedi per ore, e la manipolazione del tempo che stravolge le facoltà sensoriali delle vittime e distrugge le basi dell'identità personale. Questi metodi di tortura sono stati raffinati con l'apporto più o meno consapevole delle maggiori università americane e canadesi, e McCoy ne segue le tracce in tutto il mondo dal Vietnam all'Iraq, passando per l'America centrale e avverte che, dopo l'11 settembre, la tortura psicologica è diventata l'arma principale della CIA nella guerra al terrore.

Détails du produit

Auteurs Alfred W. McCoy
Collaboration E. Fletzer (Traduction)
Edition Socrates
 
Langues Italien
Format d'édition Livre de poche
Sortie 01.01.2008
 
Pages 334
Thèmes Paesi, parole
Socrates
Socrates
Paesi, parole
Catégorie Sciences sociales, droit, économie > Sciences politiques > Sciences politiques et formation politique

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