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Belle Gibson ha convinto il mondo di essere guarita da un cancro terminale al cervello grazie a una dieta priva di carne, latticini e caffè. Quasi senza muoversi da Melbourne, è diventata un'eroina digitale nel mondo del wellness, seguita da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Ha stipulato contratti per libri dalla diffusione internazionale, ha venduto a ogni latitudine un'applicazione per smartphone di grande successo, si è arricchita. C'era solo un problema: non aveva mai avuto il cancro. La fama e la fortuna conquistate da Gibson in pochi mesi si sono sciolte come neve al sole insieme alle sue bugie, con cui ha infranto le speranze di tanti malati di tumore, e ingannato innumerevoli follower e grandi imprese come Apple e Penguin. Anche questo è possibile, nell'era dei social media. Scritto dai giornalisti che hanno scoperto e raccontato nel dettaglio le menzogne della finta guru, "La donna che ingannò il mondo" svela tutti i retroscena di questa storia sconvolgente, che ha ispirato la serie Netflix Apple Cider Vinegar. Diceva di essere guarita da un cancro terminale al cervello grazie a una dieta sana. Non aveva mai avuto il cancro. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.