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"Mia nonna Zrinka diceva sempre 'Sì, va bene!' a tutto. Andavamo in campeggio e a fare escursioni in montagna, correvamo e andavamo in bicicletta, nuotavamo in mare nell'acqua altissima. Costruivamo nascondigli segreti e facevamo casette per gli insetti con le scatole da scarpe. Lavorava a maglia e sferruzzava maglioni di lana secondo le idee che mi saltavano in testa, costruivamo giocattoli con i vasetti dello yogurt, organizzavamo spettacoli di burattini nel suo giardino. Viaggiavamo in treno, in aereo, in nave. Disegnavamo fumetti, leggevamo giornali, scrivevamo storie. Niente era impossibile! Mia nonna sapeva e poteva fare tutto. Finché un giorno non poté più". Parlare di malattia e morte è sempre difficile e doloroso. Il breve racconto "Mia nonna non sa chi sono" attraverso la descrizione del tenero rapporto tra la bambina Ema e la nonna Zrinka, che improvvisamente comincia a dimenticare eventi e persone, avvicina i bambini al tema dell'invecchiamento e della mortalità, così come all'idea del ricordo e dell'amore eterno. Età di lettura: da 4 anni. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.