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L'oggetto di questo studio è la Junta de Civilização e Conquista dos Índios e Navegação do Rio Doce, creata nel 1808 con l'obiettivo di combattere gli indios Botocudo e iniziare l'effettiva conquista e occupazione della regione orientale del capitanato di Minas Gerais. Il declino dell'attività mineraria portò alla ricerca di opzioni produttive e l'appropriazione di nuove terre per le attività agricole fece pressione sul movimento di occupazione delle frontiere di quel capitanato. L'aumento dei contatti tra indios e coloni portò a una recrudescenza degli attriti tra i due gruppi. Attraverso la distribuzione di terre ai nuovi coloni e il controllo dei gruppi indigeni attraverso il loro insediamento, si cercò di creare le condizioni ideali per un aumento della popolazione bianca nella regione. L'aldeamento, nella regione amministrata dalla Giunta del Doce River, può essere visto più come una strategia per allontanare gli indiani dalle loro terre che come un'iniziativa per integrarli nella società portoghese. Ricercando i libri verbali della Giunta, abbiamo cercato di analizzare come essa agì per raggiungere i suoi obiettivi, che possono essere riassunti come segue: rendere sicura l'area e garantirne l'occupazione escludendo la popolazione originaria.
Über den Autor / die Autorin
Diplômé en histoire (FAFILE/UEMG-2000), spécialisé en histoire du Brésil (PUCMINAS-2002) et en éducation aux relations ethniques et raciales afro-brésiliennes (UFES-2012) et titulaire d'une maîtrise en histoire sociale des relations politiques (Université fédérale d'Espírito Santo - UFES - 2006). Professeur et coordinateur du cours d'histoire à l'université de l'État du Minas Gerais (UEMG) Unid. Carangola.
