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L'afflusso internazionale di risorse umane può essere fatto risalire al periodo della tratta degli schiavi o a periodi precedenti. In quel periodo gli esseri umani (le persone) venivano trasferiti da un contenuto ad altri continenti per essere utilizzati come mezzi di produzione (forza lavoro). È con lo stesso concetto che il Tanganica (oggi Tanzania) ha assistito all'arrivo di risorse umane straniere che sono venute a ricoprire diverse posizioni. Alcuni vennero per servire l'amministrazione coloniale e altri per servire le borghesie e i mercanti coloniali. Questo lavoro analizza l'impatto del movimento di manodopera straniera in Tanzania prendendo come caso di studio l'industria dei media.
Über den Autor / die Autorin
Saidi è uno studioso di comunicazione e management, laureato in due master (Master in International Communication Management presso l'Università dell'Aia e Master in Human Resources Management presso la Open University of Tanzania). È appassionato di studi strategici, soprattutto in materia di gestione delle risorse umane, consulenza e risorse umane internazionali.
