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Chimica forense è l'applicazione della chimica e del suo sottocampo, la tossicologia forense, in ambito legale. Un chimico forense può contribuire all'identificazione di materiali sconosciuti rinvenuti sulla scena di un crimine[1]. Gli specialisti di questo settore dispongono di un'ampia gamma di metodi e strumenti per identificare le sostanze sconosciute. Questi includono la cromatografia liquida ad alte prestazioni, la gascromatografia-spettrometria di massa, la spettroscopia di assorbimento atomico, la spettroscopia infrarossa a trasformata di Fourier e la cromatografia su strato sottile. La gamma di metodi diversi è importante a causa della natura distruttiva di alcuni strumenti e del numero di possibili sostanze sconosciute che possono essere trovate su una scena. I chimici forensi preferiscono utilizzare prima i metodi non distruttivi, per preservare le prove e determinare quali metodi distruttivi produrranno i risultati migliori.
Über den Autor / die Autorin
Prof. Dr. Maha M. El-Sawy, Prof. für Angewandte Chemie, Wissenschaftliche Fakultät, Al-Azhar-Universität.
