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Michoacán, come il resto del Paese, sta subendo un processo di "neocolonialismo" in ciò che ha a che fare con l'uso e il godimento della sua biodiversità e, in generale, con l'appropriazione e la privatizzazione delle sue risorse naturali e umane. L'inserimento della coltivazione e della commercializzazione dell'avocado nelle dinamiche della "globalizzazione" e del "capitalismo selvaggio" è solo una delle modalità con cui il "capitalismo degli amici" di Carlos Salinas ha operato, e continua ad operare, nel corridoio dell'avocado, lungo il passaggio tra la "Sierra Tarasca" e la "Tierra Caliente" del territorio michoacano e di altri stati che corrono lungo il bacino del Balsas-Tepalcatepec. Un altro processo simile si verifica nell'estrazione di minerali dal territorio meridionale di Michoacan, principalmente rame. A complicare lo scenario michoacano, sotto questo modello "extractivista", è stato istituito il cosiddetto "crimine organizzato" in modo famigerato, crescente e impunito.
Über den Autor / die Autorin
Guillermo Vargas Uribe : Onderzoekshoogleraar aan de faculteit economie van de Universidad Michoacana de San Nicolás de Hidalgo Professor aan de National School of Higher Studies, UNAM, Morelia campus.
