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Gli attuali sistemi di governance territoriali hanno definitivamente mutato contenuti e prerogative degli strumenti di pianificazione urbanistica. In virtù di quanto sopra il Piano Regolatore Generale non più essere considerato un mero strumento di gestione delle potenzialità volumetriche delle aree di proprietà privata, ma un atto funzionalizzato al coordinamento delle potenzialità del territorio anche per il perseguimento di finalità economico-sociali. In tale rinnovato contesto l'Amministrazione detiene un ampio potere conformativo dei suoli, considerato che deve orientare lo sviluppo del territorio per il perseguimento dei fini economico-sociali dettati dalla Carta Costituzionale, senza aver riguardo solo ed esclusivamente della proprietà privata, ma contemperando il valore della proprietà, con gli altri valori costituzionalmente garantiti dagli artt. 9, secondo comma, 32, 44 e 47.
Über den Autor / die Autorin
Dottore di Ricerca in "Diritto ed Impresa" presso l'Università Luiss Guido Carli di Roma. A partire dall'A.A. 2016/17 ricopre la Cattedra di Diritto Urbanistico presso l'Università "La Sapienza" di Roma in qualità di Docente a Contratto e dall'A.A. 2017/18 ha assunto anche l'insegnamento di Town Planning and Cultural Heritage Regulatory Framework.
