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Nel gennaio del 1954, il periodico satirico e politico Candido, diretto Giovanni Guareschi, pubblicava due lettere apparentemente autografe di quello che all'epoca dei fatti contestati era un bibliotecario del Vaticano nonché membro della Resistenza, e cioè Alcide De Gasperi, risalenti a dieci anni prima in cui, in piena guerra civile, il futuro segretario della Democrazia Cristiana e Presidente del Consiglio italiano richiedeva ad un ufficiale delle forze armate britanniche un bombardamento mirato sull'acquedotto della Capitale al fine di esasperare la popolazione civile e indurla ad insorgere contro l'occupante tedesco. Seguì una querela per diffamazione ai danni del giornalista e scrittore parmense, conclusasi, dopo un dibattimento pieno di irregolarità, illiceità e contraddizioni, con la condanna di Guareschi ad un anno di carcere. A far luce su questo infausto episodio della storia della Prima Repubblica e sulle palesi ingiustizie legate, per lo più, a interessi politici che lo contraddistinsero, torna ad occuparsi nuovamente Ubaldo Giuliani-Balestrino alla luce del processo Guareschi con il quale il volume in oggetto è stato confrontato. Le incongruenze rilevate dall'autore, sia nel procedimento giudiziario contro Guareschi, sia nella vicenda del carteggio Churchill-Mussolini, sono innumerevoli e ben argomentate, come si conviene ad una persona competente in materia giudiziaria nonché storica quale è l'autore. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.