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Determinare cosa siano i principi giuridici è un compito arduo. L'imprecisione peculiare dei segni, l'ambiguità del linguaggio e la decodificazione di questo termine giuridico, non sempre effettuata con criteri scientifici, sono i primi ostacoli che devono essere superati in questa impresa. Per la scuola giusnaturalista i principi sono valori derivanti dalla ragione umana. Il positivismo presenta fondamentalmente due concezioni sui principi: la prima non affronta l'argomento, poiché l'ordinamento giuridico sarebbe completo, autosufficiente e avvalorativo. La seconda concezione della scuola positivista riconosce i principi come norme di colmatazione, che non potrebbero mai opporsi alla legge, destinate a colmare le lacune dell'ordinamento giuridico. Il pensiero post-positivista ammette i principi come valori positivizzati nel sistema, vere e proprie norme in grado di risolvere casi concreti, purché applicate con una metodologia adeguata. Oltre alle norme, applicabili nella misura più ampia possibile, i principi sono considerati come comandamenti fondamentali del sistema giuridico, che strutturano tale sistema, conferendogli unità e fungendo anche da vettori di interpretazione delle norme giuridiche.
Info autore
Master in Filosofia del Diritto presso la PUC-SP. Post-laurea in Amministrazione delle Organizzazioni presso la Facoltà di Economia e Amministrazione dell'USP. Assistente universitario del corso di laurea della PUC-SP, nella disciplina Diritto Costituzionale. Avvocato. Socio dello studio Tortoro Madureira e Fernandes Advogados.