Ulteriori informazioni
Shakespeare è forse lo scrittore di maggior impatto che il mondo abbia mai conosciuto, eppure si sa molto poco di lui e della sua vita. Per qualsiasi motivo, e chi può dire perché, un paradigma orientale applicato alle opere di Shakespeare fornisce intuizioni e spiegazioni notevoli, al di là dei soliti limiti intellettuali. Utilizzando il Vedanta, la metafisica pura che sta alla base dell'induismo, per spiegare il carattere e il movente di una delle opere più misteriose di Shakespeare - l'Amleto - si ottengono scoperte inedite. Precetti filosofici come la realtà dietro l'apparenza, il distacco e l'apprendimento della fiducia in se stessi rispetto alle cosiddette "prove materiali" rendono improvvisamente l'opera più comprensibile, rivelando una direzione segreta verso la quale Shakespeare potrebbe aver spinto il suo pubblico. Ecco dunque una resa vedantica dell'Amleto.
Info autore
Douglas G. Cameron ha conseguito una laurea presso la SMU di Dallas in Texas, un master in studi asiatici presso l'Università del Texas ad Austin e un master in letteratura presso l'Università di Houston a Clear Lake. Cameron ha insegnato al Brazosport College di Lake Jackson, in Texas, al North American College di Houston e attualmente è professore aggiunto allo Houston Community College.