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A chi non è mai capitato di essere in dissidio con se stessi, di discutere con qualcuno, di sentire notizie di guerre violentissime? Tutte queste situazioni, apparentemente distanti, sono espressione di una cosa sola: il conflitto. In Rachele e la Compagnia dell'ignoto (terzo libro di una trilogia) l'autrice si concentra sul tema del conflitto e ci racconta le avventure della piccola Rachele, ormai preadolescente, e della Rachele adulta, ormai madre e moglie, che si ritrova, come tutti noi, a dover combattere, ogni giorno, nuove battaglie, cercando di conoscersi e di migliorarsi sempre di più. Con grande fatica e molto impegno la giovane protagonista, sia nel mondo reale che nel suo mondo onirico, impara che il conflitto è la linfa vitale dell'esistenza: senza non potremmo crescere e non potremmo interfacciarci con gli altri. Ciò che lo rende problematico è, invece, non saperlo o non volerlo gestire: così si arriva a spezzare i rapporti, così si arriva ai conflitti armati. Dunque, la nostra Rachele, dopo aver imparato cosa significa Ascolto attivo, Congruenza, Empatia (cioè le basi della Psicologia centrata sulla persona) si trova adesso a doverle mettere in pratica, soprattutto quando le condizioni non sono favorevoli, cioè in momenti di scontro (interiore e con gli altri). Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.