Ulteriori informazioni
Fu Aby Warburg che, indagando le «sopravvivenze dell¿antichità», riservò particolare attenzione a un¿immagine conturbante, una figura femminile ornata di panneggi, tipica nell¿arte del Rinascimento ¿ da Botticelli al Ghirlandaio ¿, alla quale diede il nome di Ninfa. Figura che è stata successivamente indagata dai maggiori studiosi dell¿arte. Ninfa fluida è il secondo testo della quadrilogia ¿ gli altri sono Ninfa moderna, Ninfa profunda, pubblicati in questa stessa collana, e Ninfa dolorosa ¿ con cui Didi-Huberman prosegue la ricerca warburghiana e interroga il motivo del corpo femminile attraverso le sue metamorfosi. A partire dalle figure languide delle Veneri rinascimentali e delle sante martiri barocche, si delinea un movimento che culminerà in artisti quali Brassaï, Moholy-Nagy, Atget e Picasso. I pittori e i fotografi contemporanei volgono lo sguardo alle ultime incarnazioni di Ninfa, alla sua metamorfosi da figura simbolica, spirituale, a creatura terrena, spesso degradata, «caduta, umiliata e offesa», così come spesso lo è la donna nella realtà di ogni giorno e «nell¿immaginario collettivo». Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.