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Amburgo, 22 giugno 1974, Mondiale di calcio. Per la prima e ultima volta si sfidano le Nazionali della Germania Occidentale e della Germania Orientale. Non è soltanto una partita: è il confronto tra due realtà che erano e saranno unite, ma che per mezzo secolo rappresenteranno le facce tragicamente opposte di una stessa medaglia. La Germania Occidentale è la grande favorita: è fortissima e gioca in casa. E infatti, il 7 luglio, conquisterà per la seconda volta il titolo mondiale, battendo in finale l'Olanda. Ma quella sera accade l'imponderabile. Malgrado una pressione costante e un palo colpito, i bianconeri non riescono a segnare. Al 78', Jürgen Sparwasser riceve palla, si libera di due avversari e poi effettua un tiro forte e preciso che supera il portiere Maier. La Germania Orientale passa in vantaggio. Lo stadio di Amburgo ammutolisce. Il risultato non cambierà. Quella sera, quel minuto, quel gol, restano nella storia: non soltanto del calcio. Sparwasser diventa un eroe per chi crede negli ideali del socialismo reale. Ma è un ruolo che non ama e non gli appartiene. La sua è un'esistenza tormentata, che lo indurrà a rifiutare diverse opportunità nel mondo del calcio pur di non accettare posizioni che comporterebbero un'adesione totale agli ideali del regime. Fino a quando capisce che per il bene suo e della sua famiglia c'è soltanto una soluzione. La fuga. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.