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Balthasar Klossowski, in arte Balthus (1908-2001), è stato uno dei maggiori e più discussi pittori del Novecento. Figlio di uno storico dell¿arte e di una pittrice, amico di famiglia di Bonnard, Derain, Gide e soprattutto di Rilke, col quale la madre ha un lungo legame sentimentale, inizia a dipingere giovanissimo, raccogliendo le istanze classiche del Ritorno all¿ordine. La sua pittura, inizialmente vicina al «teatro della crudeltà» di Artaud e pervasa da un ansioso erotismo, si incentra in seguito su un mondo di bambine e adolescenti insieme provocatorie e angeliche. Il volume raccoglie, per la prima volta in Italia, le più importanti lettere dell¿artista: quelle scritte da Arezzo e dal Marocco, in cui Balthus registra esperienze ed emozioni (la visione di Piero della Francesca, il colore di Kenitra); quelle al padre, a cui racconta ideali, difficoltà, insuccessi; quelle ad Antoinette, a cui lo lega un tenero e contrastato rapporto sentimentale, e a cui confida il significato dei suoi maggiori dipinti. Alle lettere si aggiungono alcune testimonianze altrettanto preziose: le interviste in cui l¿artista, ormai vecchio, ripercorre le vicende della sua vita, parlando della pittura, dell¿eros, delle sue modelle, e rivelando tra l¿altro un¿inaspettata tensione religiosa. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.