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A Roma, in eta moderna, il cerimoniale riflette al contempo la complessita e la duplicita del potere papale, spirituale e temporale. Il cerimoniale regola le feste strettamente religiose, quelle scandite dal calendario liturgico annuale, e gli eventi ricorrenti, come l'apertura delle Porte sante per il Giubileo o i riti d'interregno. Le grandi occasioni rituali relative alla persona del pontefice (elezione, incoronazione, possesso, esequie) presentano una loro marcata specificita ma evolvono anche in coerenza con i riti di sovranita dei monarchi e principi europei. Assume, inoltre, importanza crescente la regolamentazione dello svolgimento degli eventi di particolare rilievo politico, come il ricevimento degli ambasciatori o il conferimento di dignita ai principi cattolici. Dopo la cesura determinata dalla Riforma protestante, negli anni successivi al Concilio di Trento il papato riacquista autorita e prestigio e il cerimoniale diviene esaltazione - anche a livello simbolico e nella sua dimensione "teatrale" - del ruolo internazionale della Sede Apostolica. Il tema - finora poco indagato dalla storiografia su Roma, a differenza di quanto e stato fatto per altre realta italiane ed europee - viene esaminato evidenziando l'interazione tra il papa-sovrano e la sua citta.