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"Il mio nome è Paolo Rossi e faccio teatro dall'età in cui ho perso la ragione". Parte da qui una surreale conversazione notturna tra una degna erede delle pericolose saltimbanche iberiche e un capocomico anomalo che vuole sovvertire il mondo del teatro (e non solo). Tra un camerino, una cena nel dopo spettacolo e quattro passi fuori dal solito hotel, Paolo e Carolina si incalzano in un dialogo, ora appassionato ora disincantato, che si muove tra fiction e realtà, tra maestri a cui si ruba ed eredi da cui ci si fa rubare, tra generazioni che si incontrano e si scontrano. E sedendosi, come diceva Brecht, dalla parte del torto, gli autori ci introducono a una nuova epica popolare capace di riscattare l'arte teatrale dal suo declino postmoderno, nella convinzione che se il moribondo scherza della propria malattia può forse salvarsi, o quanto meno morire ridendo di ogni forma di potere. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.