Ulteriori informazioni
La legge congolese è inadeguata sul tema dei malati mentali. Alcune disposizioni affrontano la questione in modo sparso e inefficace. Dall'ordinanza-legge n. 11-83 del 14 febbraio 1959 sull'alloggio delle persone la cui libera circolazione sarebbe pericolosa per sé o per gli altri, inevitabilmente superata, ad alcune disposizioni del Codice di famiglia, tra cui gli articoli 298-309 e 713, i regimi di protezione e responsabilità dei malati mentali si reggono sulle stampelle di un legislatore che mostra un'incertezza che non ha nome. La legge n. 15/022 del 31 dicembre 2015 che modifica e integra il decreto del 30 gennaio 1940 sul codice penale non è stata sufficiente, nonostante il suo contributo, per affrontare i regimi di protezione e responsabilità. Pur esprimendo l'auspicio di una legislazione specifica sulla salute mentale, la premessa di questo studio non è altro che quella di adattare le disposizioni dei vari codici sopra citati agli sviluppi della neuropsichiatria, in vista di un'efficace protezione e responsabilità dei malati di mente.
Info autore
L'autore di questo libro ha conseguito la laurea in giurisprudenza presso l'Università di Lubumbashi, il baccellierato in filosofia presso la Pontificia Università Urbaniana e il baccellierato in teologia presso l'Università Saint Augustin di Kinshasa. Attualmente insegna presso l'Università di Lubumbashi/Facoltà di Giurisprudenza.
