Ulteriori informazioni
La gestione dei pazienti non programmati che si presentano in sala operatoria rappresenta un ostacolo importante per la pianificazione e l'erogazione dei servizi. La natura stessa di un caso non programmato mina la capacità di pianificare la sua presentazione. Tuttavia, la possibilità di programmare questi casi durante l'orario di lavoro, ove possibile, è più sicura per il paziente e rappresenta un uso più efficiente della sala operatoria, del personale e delle risorse dell'ospedale. L'iniziativa di cambiamento si è concentrata sulla prenotazione dei pazienti non programmati. L'autore ha introdotto un modulo di prenotazione strutturato con l'obiettivo di migliorare i modelli di flusso di lavoro dal punto di prenotazione fino al passaggio in sala operatoria. Il Teatro Operatorio Produttivo (TPOT) ha agito come quadro di riferimento per ideare e sviluppare l'idea di cambiamento. È stata utilizzata una versione adattata del modello di Kotters per il cambiamento. Questo studio ha rilevato che i pazienti non programmati possono essere programmati in modo efficiente ed efficace. Allo stesso modo, un processo di prenotazione strutturato può tradursi in un considerevole risparmio sui costi, laddove ciò si traduca in un maggiore utilizzo delle risorse. Questo libro interesserebbe coloro che lavorano nella gestione dell'assistenza sanitaria, in particolare coloro che si occupano di servizi teatrali e di programmazione delle sale operatorie.
Info autore
Bernadette Assumpta Kilmartin, clinical nurse manager presso il Portiuncula Hospital Ballinasloe Co. Galway dal 2001, dove attualmente gestisce un reparto di sala operatoria e un servizio di endoscopia che fornisce circa 7.350 procedure all'anno. È anche consulente e psicoterapeuta accreditata e, nel tempo libero, ama cucinare e giocare a golf a livello agonistico.
