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L'ascesa della criminalità organizzata transfrontaliera è una realtà che non risparmia nessuno Stato al mondo, sia per le sue conseguenze che per la sua rapida espansione. La portata della sua espansione richiede oggi strategie solide e inclusive, basate su dati di fatto e sostenute da quadri giuridici internazionali, regionali e statali. Gli sforzi sono lodevoli, ma sono rimasti circoscritti alle vittime principali del fenomeno della criminalità organizzata transfrontaliera. La comunità internazionale è diventata più consapevole del problema, con l'adozione della Convenzione delle Nazioni Unite e dei suoi Protocolli che segnano un impegno a dare risposte globali, ma la popolazione civile è stata dimenticata. Nell'ambito dello sviluppo di strategie solide e inclusive, occorre dare pari importanza a tutte le aree e le categorie che necessitano di protezione a causa del movimento della criminalità organizzata transfrontaliera.
Info autore
Consulente-ricercatore, esperto di sicurezza comunitaria e di gestione aziendale e organizzativa. Vice coordinatore del Cabinet Bureau d'Appui au Développement, Conseils, Etudes et Formations, direttore dell'Etablissement Bureau des Affaires de Développement et des Services con sede a Maroua.
