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Questo libro si propone di salvare la soggettività, la spiritualità della persona umana, indipendentemente dalle posizioni scientifiche o non scientifiche che pretendono di definirla e caratterizzarla. La soggettività costituisce almeno la metà del destino dell'uomo. La salute di questa soggettività determinerà la possibilità di stare bene, di realizzare progetti, di sostenere valori, di avere una parte di felicità. Oggi dovremmo reagire contro l'applicazione di una scienza troppo analitica e meccanicistica che biologizza troppo l'anima ma, allo stesso tempo, cercare di non cadere nel rischioso opposto di psicologizzare all'estremo il fisico. Lo scopo della medicina non è produrre patologia, ma curare o migliorare i malati, anche se molti trattamenti hanno poca attinenza con i fenomeni morbosi e le loro spiegazioni. Il ripristino delle scienze dello spirito e delle relazioni di tutta la vita dovrebbe sempre far parte delle fondamenta di una medicina olistica per le persone. Il mondo esterno e il mondo interno sono indissolubilmente legati nel nostro cervello.
Info autore
Medical Doctor. Ex-University Professor at UBA and Unsa in Argentina. Obtained several academic awards. Published 42 books and more than 400 scientific and literary works. Master in Gerontology by the Universidad Autónoma de Madrid. Dedicated to neurogeriatrics and gerontology.
