Ulteriori informazioni
Un viaggio poetico negli anni più difficili e tormentati dell'adolescenza, tra i 12 e i 18 anni, durante i quali l'autore ha dovuto affrontare il peso di abbandoni, solitudine e disturbi psichiatrici. In questa raccolta autobiografica, la poesia diventa lo strumento per trasformare il dolore in arte, dando voce al disagio e al malessere attraverso immagini toccanti. I temi cardine sono l'emarginazione, il complicato rapporto con la famiglia e con il mondo femminile, la dipendenza da droghe e alcool. Le liriche, corredate da una introduzione esplicativa, accompagnano il lettore in un viaggio introspettivo e non risparmiano crudi dettagli, con l'intento di creare un'esperienza di completa immedesimazione nella tormentata esistenza dell'autore. Nonostante la durezza dei contenuti, la poesia assume un ruolo catartico e salvifico, nel disperato tentativo di dare un senso al dolore e di trasmettere un messaggio universale: anche negli abissi più bui, la vita può continuare.
