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Excerpt from IL Palazzo del Popolo in Perugia
I deboli, raccolti in uno stuolo, s' Opposero ai gagliardi, e gl' innocenti convegni in su la p1azza del sacrato di grida alte suonar'o e di lamenti. Quivi i nem1c1 numeraro e qu1v1 numeraron sè stessi, e vider quanto era d' osar concesso: le fraterne man1 stringendo ivi giurar pel nome del Santo tutelare e pel dile-tto capo dei cari, al suol rader le mura del vicino castello el' ardua testa troncar dal busto al form1dabil Conte., Quivi il libero al ciel canto scioglieva talvolta. Il trovator con rozzo metro, e facevan bordone alle sue rime cento voci d' intrepidi. Lontano il piumato Signor forse le udia dispregiandobefla'rdo e fea da sgherri quei ribelli punir: ma a poco a poco i cento furon mille e d' ogni tetto usciron l'arm1 e 1 furibondi accenti. Pallidi allor di rabbia'e di paura si chiusero'i. Baroni entro i covigli de le 'guernite acropoli, e tremendo vider la turba alto levarsi al nome santo di libertà, di fossa e mura muniti i templi, l' officine e i lari.
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