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In un mondo che, alla luce dei più recenti avvenimenti, sembra aver perso i valori etici che sempre dovrebbero distinguere l'uomo, c'è bisogno di una voce ammonitrice che lo riconduca sulla "Retta Via". Questo libro - nel quale si compendiano realtà, sogno e fiaba - vuole solo essere un aiuto a cercare quella "Retta Via" che abbiamo smarrito e che dobbiamo ritrovare. Allora ho trattato, tra l'altro, i temi del razzismo nelle diverse forme; delle religioni che anziché unire dividono; delle bandiere che non sventolano in segno di pace ma per istigare all'odio. Ho dato ampio risalto anche ai temi della libertà, che è un anelito di tutta l'umanità, e quelli dell'amicizia e della fratellanza tra tutti i popoli di qualsiasi razza o religione. I personaggi principali del racconto sono "Non casualmente" due giovanissime zingare. Esse, alla ricerca della "Retta Via", riescono a riscattarsi moralmente diventando addirittura paladine di giustizia, pietà e carità. Ho usato le parole "Non casualmente" perché debbo purtroppo constatare che i nomadi ispirano a talune persone sentimenti che vanno dalla sopportazione all'intolleranza e all'avversione. Vi dico allora che anche questo è razzismo.
