Esaurito

Religiosità senza dogmi. Ambiguità e prospetticità delle religioni storiche

Italiano · Tascabile

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Ha senso parlare di una "religiosità" costitutiva dell'uomo? Non è forse vero che ogni singolo individuo è strutturalmente "aperto" a un "orizzonte ultimo di senso" che, nel corso della storia, è stato definito in guise diverse: Divino, Eterno, Trascendenza, Bene? Le religioni storiche con i loro messaggi soterico-redentivi non sono, al pari delle utopie sociali con i loro ideali di giustizia, tentativi storicamente e culturalmente determinati di dar corpo e figura a tale esperienza del Divino, dell'Eterno, della Trascendenza, del Bene? E non è proprio alla luce di tale "orizzonte ultimo di senso" che la realtà naturale e umana, così come la conosciamo, ci appare tragicamente segnata da una negatività radicale, da un "male metafisico" irredimibile per buona volontà umana, di cui i singoli mali fisici, morali, sociali, psico-esistenziali non sono che la concreta manifestazione? Le religioni sono fenomeni profondamente ambigui, soprattutto laddove non accettano di riconoscere la prospetticità della loro verità e non operano in controtendenza rispetto alla logica crudele, impietosa ed egoistica del mondo.

Dettagli sul prodotto

Autori Roberto Garaventa
Editore Orthotes
 
Lingue Italiano
Formato Tascabile
Pubblicazione 01.01.2012
 
Pagine 304
Serie Studia Humaniora
Orthotes
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Studia Humaniora
Categoria Scienze umane, arte, musica > Storia

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