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Film politico collettivo diviso in 11 sequenze con introduzione ed epilogo:
1) Bomb Hanoi!
2) A parade is a parade
3) Johnson piange
4) Claude Ridder
5) Flashback
6) Camera Eye
7) Victor Charlie
8) Why We Fight (Perché combattiamo)
9) Fidel Castro
10) Ann Uyen
11) Vertigo
6 registi (Ioris Ivens, Alain Resnais, William Klein, Jean-Luc Godard, Agnès Vard, Claude Lelouche) e 150 tecnici per un film militante girato in 16 e 35 mm, prodotto e supervisionato da Chris Marker che sposa esplicitamente una tesi, quella contro gli Stati Uniti e a favore del popolo vietnamita. Fu il preludio agli Stati generali del cinema, creati in Francia durante il maggio `68, e aprì la strada ad altre esperienze collettive di cinema militante che furono fatte in Francia e in altri Paesi d`Europa dopo il `68 e negli anni `70. Le sequenze documentaristiche in senso stretto (portaerei americana, Saigon, la giungla, manifestazioni pro e contro la guerra) sono dovute a J. Ivens, C. Lelouch, W. Klein o ad anonimi operatori di cinegiornali. L`episodio più citato (Camera Eye) è la confessione di J.-L. Godard che tra paradossi, sincerità, dubbi, incertezze, esibizionismi ricalca la tesi guevarista dei molti Vietnam; il più problematico (Claude Ridder) è di A. Resnais-Sternberg che tenta il ritratto di un intellettuale parigino 'di cattiva coscienza e dunque di mala fede'. Come organizzatore e impaginatore, il vero autore del film è Marker con la sua visione terzomondista e la sua appassionata utopistica volontà che il Vietnam parli all`Europa.