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Il fenomeno del mobbing o molestie morali sul posto di lavoro è stato sancito per la prima volta nel Codice del Lavoro del 2003, in risposta alle richieste di alcuni studiosi che reclamavano una soluzione giuridica per affrontare quello che è considerato uno dei fenomeni in forte aumento nel panorama sociologico e giuslavoristico. Tale fenomeno, che può avere alla base diverse ragioni o finalità, può manifestarsi in varie forme o pratiche, in particolare attraverso comportamenti che, isolatamente, possono anche essere leciti e sembrare insignificanti, ma che possono assumere un rilievo molto diverso se inseriti in una determinata procedura e ripetuti nel tempo, il che richiede un'importante tutela della vittima molestata. Nelle situazioni di molestia morale, la lesione dei diritti della personalità si manifesta nel quadro della particolare vulnerabilità che caratterizza la posizione del lavoratore nel rapporto di lavoro e nella violazione dei doveri di protezione e sicurezza che emergono da tale rapporto e che incombono al datore di lavoro, il che ha richiamato la nostra attenzione sulla necessità di un quadro giuridico specifico.
About the author
Tiago Pimenta Fernandes ha conseguito il dottorato in Diritto del lavoro presso l'Università di Santiago Compostela. Ha conseguito il master e il diploma post-laurea in Diritto del lavoro presso l'Università Cattolica Portoghese. È professore assistente presso l'Università Portucalense e assistente presso l'ISCAP. È avvocato associato presso lo studio legale "SAR - Silva Rosa e Associados" di Porto.