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Così c'è tutto: i cortometraggi del futuro premio Oscar e quelli del cerchio cinefilo a cui, in virtù dell'amicizia, ha partecipato; mai in via defilata o compromissoria, tuttavia. C'è anche Napoli, il Vomero e il Centro Culturale Giovanile di Via Caldieri, 66 - qualche stanza, la sala proiezioni e i bagni, attraverso una ripida scaletta, giù nella pancia del palazzo -, epicentro di umanità cinefile, talvolta teatro dell'azione filmica e macchina dei sogni per larga parte dei protagonisti del libro. Con: Luoghi comuni (1990) - insieme a Stefano Russo e Ivan Cotroneo -, Dragoncelli di fuoco (1994), Un paradiso (1994) - con Stefano Russo -, L'amore non ha confini (1998), La notte lunga (2001), La partita lenta (2009), La fortuna - Rio, eu te amo (2014) e Voyage au bout de la nuit - Homemade (2020) a firma Paolo Sorrentino; Sventramento (1995) di Stefano Russo; Aromolè - L'infinito (1994), Fumetto (1996) di Gianluca Jodice, ultimo capitolo di un cinema immaginario nel segno del deforme, del surreale e dell'iperbolico e in nome di un cinema napoletano che - con Dragoncelli di fuoco - avrebbe potuto essere. Ma non è stato. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.