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Nel nome della guerra santa alla mafia sono stati rovesciati i principi sacri, le norme universali, le regole fondamentali dello Stato di Diritto. Gli stessi processi e castighi penali, troppo garantisti e dagli esiti incerti, sono stati soppiantati da processi e castighi sommari e più distruttivi. Scioglimenti dei comuni per mafia hanno stravolto i risultati elettorali e umiliato le istituzioni rappresentative di base. Sequestri, confische personali e patrimoniali, misure di prevenzione e informazioni interdittive cosiddette antimafia hanno stravolto il sistema di trasparenza e libera concorrenza e distrutto il lavoro e la vita delle imprese. La lotta alla mafia è un obiettivo sacrosanto ma il modo peggiore per perseguirlo è la terribilità di campagne di persecuzione alimentate dalla stessa folle cultura del sospetto che qualche secolo fa portava al rogo donne innocenti accusate di stregoneria. Nessuno tocchi Caino è una lega internazionale di cittadini e di parlamentari per l'abolizione della pena di morte nel mondo. È un'associazione senza fine di lucro fondata a Bruxelles nel 1993, costituente il Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Transpartito, riconosciuta nel 2005 dal Ministero degli Esteri italiano come ONG abilitata alla cooperazione allo sviluppo. Il nome è tratto dalla Gènesi. Nella Bibbia non c'è scritto solo "occhio per occhio, dente per dente", c'è scritto anche: "Il Signore pose su Caino un segno, perché non lo colpisse chiunque l'avesse incontrato". Nessuno tocchi Caino vuol dire giustizia senza vendetta. L'associazione è guidata dal segretario Sergio D'Elia e dalla tesoriera Elisabetta Zamparutti, già parlamentari della Repubblica. Prefazione di Sergio D'Elia. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.