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Con la morte di Leone X nel dicembre del 1521, il dominio mediceo sulla Toscana entro in una fase d'incertezza, sia all'interno che all'esterno. In questo quadro, Niccolo Machiavelli fu invitato dalle autorita fiorentine a stendere una nuova costituzione, il cui testo e oggi noto come
Minuta di provvisione per la riforma dello Stato di Firenze l'anno 1522. Inizialmente supportato dal cardinale Giulio de' Medici, il progetto fu bloccato dai membri dell'oligarchico Consiglio dei Settanta, ma si tratta comunque di un documento eccezionale anche perche presenta l'ultima traduzione pratica di alcuni concetti centrali dell'autore del
Principe, sia sulla fondazione degli Stati sia sulle istituzioni repubblicane. Questo volume presenta una reinterpretazione di questa fase storica, che mette in luce la complessita del gioco tra i principali attori politici del tempo (il re di Francia, l'imperatore, il pontefice, l'oligarchia fiorentina, i repubblicani filopopolari, i Medici), e offre una nuova edizione critica del progetto di costituzione, che obbliga a rileggere il pensiero politico dell'ultimo Machiavelli in chiavi completamente diverse rispetto al passato.