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Il numero 25 di "Crocevia" vede protagoniste le fiabe, elemento centrale della narrazione scritta e orale transnazionale e interculturale. Vengono ricostruiti percorsi favolistici che attraversano i cinque continenti con differenze e discontinuità, ma anche con elementi comuni che mostrano come, anche in epoche e luoghi lontani, gli esseri umani si sono spesso posti stesse problematiche e identiche domande per cercare di comprendere la realtà in cui vivevano. Per la sezione dedicata al Concorso "Lingua Madre", il tema centrale è "corpi", corpi che ¿custodiscono e raccontano¿ e che si svincolano dallo sguardo maschile per proporre narrazioni proprie. Protagoniste la scrittrice venezuelana Diana Paola Agámez Pájaro e la poetessa nigeriana Chiamaka Sandra Madu. Nella sezione ¿Sguardi¿ troviamo un racconto di Marcela Luque sul precariato intellettuale e artistico. Nella sezione ¿In transito¿, i testi di Marija Tomanovi¿, scrittrice, poetessa e pittrice montenegrina. La sezione ¿Viaggi di carta & Carte di viaggio¿ ospita invece un articolo/racconto della giornalista e scrittrice serba residente in Italia Tatjana Dordevic, che presenta una riflessione molto toccante sulla vita di luoghi e persone attraversate dalla storia, anche la più violenta, e sull¿incredibile capacità umana di ricostruirsi. In ¿Geopoeticä raccogliamo alcuni componimenti inediti di Cheikh Tidiane Gaye, poeta nato in Senegal e residente in Italia, e alcune poesie della poetessa catalana Begonya Pozo, tradotte in italiano da Daniele Comberiati. Il numero è chiuso, con ¿Appunti in margine¿, da un saggio di Anastasija Gjurcinova che ancora una volta ci porta in Macedonia con un omaggio a Vlada Uroševi¿, pilastro della letteratura macedone contemporanea pubblicato da Besa nel 2020. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.