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Perché Shakespeare fece interpretare il chiaro di luna a un attore? Perché Goldoni tessé l'elogio dei gondolieri? Perché Beckett chiese a due comici di aspettare Godot? E perché Sofocle vietò a Edipo di accecarsi davanti al pubblico? Il teatro è un gioco, e perciò pieno di regole da rispettare: conoscerle significa poter capire meglio che cos'è il teatro. Ogni spettatore e ogni attore accettano una serie di convenzioni millenarie nel cui rispetto risiedono la forza del teatro e la sua specificità. Attraverso l'analisi di alcune grandi opere della letteratura teatrale, questo libro si offre come un manuale ad uso di studenti, spettatori e appassionati per leggere i linguaggi che compongono il teatro. Lo spazio dei grandi registi, da Shakespeare a Strehler, è quello in cui l'emozione teatrale vive. La parola, da Sofocle a Pirandello, è il fondamento della poesia e della narrativa, ma a teatro da sola non basta. La musica - da Aristofane a Kurt Weill - accompagna il teatro fin dalla sua nascita. Infine, nel corpo dell'attore tutto si riunisce, anche grazie alle teorie e alla pratica che va da Eschilo a Mejerchol'd. Nuova edizione ampliata e aggiornata. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.