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Negli anni della nostra golden age cinematografica escono oltre duecento film italiani e di coproduzione, girati almeno in parte sul continente africano, fra Egitto e Marocco, Tunisia e Kenya. Sì, anche in Italia abbiamo avuto le nostre runaway productions, spesso cofinanziate con capitali europei e statunitensi e a volte realizzate forzando i paletti delle leggi di sistema. Ci parlano di modi, memorie e culture della produzione cinematografica che sono state analizzate in una prospettiva comparata e ripartendo dai testi filmici, da materiali d'archivio e dalla trade press. Formule produttive composite, scelte di casting e location, routine di set sono spie di un modus operandi teso a valorizzare la dimensione spettacolare dei paesaggi e talora a sfruttare le possibilità logistiche aperte dalla collaborazione con controparti locali, ma che denota spesso una visione improntata a una diffusa colonialità, poco attenta ai mille volti e talenti di un continente in rapida trasformazione. Il volume si articola in un saggio introduttivo e in una collezione di schede filmografiche che ci portano a rileggere in una nuova luce classici come l'Otello di Welles e Professione: reporter di Antonioni, riscoprendo molti altri titoli sepolti dall'oblio. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.