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Se oggi siamo in grado di denunciare i limiti di un approccio eurocentrico e patriarcale alla storia dell¿arte, i suoi protocolli e i suoi valori dominanti, d¿altra parte non siamo ancora riuscite a costruire delle narrazioni contro-egemoniche. Il femminismo incontra il canone artistico come struttura di esclusione e di subordinazione che marginalizza le minoranze di razza e di genere e, pertanto, gli archivi femministi ¿ dimenticati o soppressi ¿ sono tra gli strumenti che abbiamo a disposizione per scrivere queste contro-storie. I saggi e gli scritti pionieristici qui raccolti, pressoché invisibili nel panorama italiano, intendono ricomporre le ¿geografie posizionali¿ tra arte e femminismi che, a differenti latitudini e temporalità storiche, pertengono al dibattito sul Sud globale, alla riflessione anticoloniale e alla critica al capitalismo. Mettendo in discussione il paradigma di centro-periferia, le costellazioni artistiche del Terzo mondo e dell¿Est Europa si aprono a una moltitudine di voci provenienti da culture diverse e capaci di esplorare le ¿differenze¿ della rivoluzione femminista senza includerle in una storia già scritta. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.