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Come nasce un ritratto e cosa c'era prima? Come si forma l'immagine mentale di un volto - non meno geroglifica della sua controparte fisica - e quali sentieri deve percorrere la mano di un disegnatore per tentare di raggiungere quella verità nascosta e inafferrabile? Nasce - come altrove ci ha chiarito Tullio Pericoli - da quei primi tratti 'incerti e ansiosi' con i quali cerca di cogliere qualcosa che intravede e teme gli possa sfuggire. Tratti destinati a produrre uno scatto, ad accendere 'una piccola luce', e che preludono poi a un tragitto elaborativo disseminato di prove, di schizzi, ma anche di smacchi, sconfitte ed errori - non meno preziosi delle stazioni vittoriose: 'È come prendere da uno scaffale un libro sbagliato che, a sfogliarlo, si rivela più interessante di quello che cercavamo' ha scritto. Eppure i brouillons che un tempo gettava via - in omaggio a quel valore assoluto che è l'opera compiuta - e che Giovanni Testori lo ha persuaso a conservare, li aveva sempre tenuti per sé. Ora, per la prima volta, ha deciso di estrarli dai cassetti e di mostrarceli. Insomma ci ha gentilmente invitato nel suo atelier per farci scoprire come lavora: senza commenti superflui, lasciandoci liberi di gironzolare come vecchi amici, di esercitare il nostro sguardo, di raffrontare, di ripercorrere le tappe di avvicinamento - di riconoscere, ritratto dopo ritratto, il dettaglio che, miracolosamente, svela la parte celata di un individuo. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.