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Attraverso la pratica dell'analisi, dell'analogia, dell'allusione e della rammemorazione, quali componenti di un più generale processo di interpretazione, l'architettura contemporanea posta in relazione ai contesti archeologici, dovrebbe riuscire a ripristinare colloqui che il tempo ha interrotto, in modo che i nuovi elementi proposti, possano dirsi "assonanti" nei confronti delle preesistenze. Per questo, nel progettare oggi negli spazi e nel paesaggio di Villa Adriana, si è cercato di non approdare a soluzioni che siano solo a servizio dell'archeologia, quanto di innescare una reciprocità tra essa, la nuova architettura e il contesto, in modo da formare insieme una nuova ed inedita entità architettonica nella quale sia possibile scorgere tracce di relazione e di appartenenza tra i vecchi e i nuovi frammenti. Al progetto contemporaneo, dunque, spetta lo stimolante compito di dare nuova vita alla rovina, tenendo a mente come in ogni processo ermeneutico, siano sempre i principi l'oggetto dell'interpretazione e mai le forme, che dei principi ne sono solo il veicolo. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.