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L'idea di questo libro è nata in un pomeriggio di metà marzo. Non era nei programmi, e neppure nei pensieri. L'idea si è fatta strada quando, in un momento ben preciso di questi travagliati mesi, le emozioni sono state avvertite in maniera talmente dirompente da non riuscire più a contenerle negli "argini" della nostra anima, o confinarle nel silenzio assordante delle nostre case. I "silenzi che trascinano verso il precipizio" di cui scrive Gibran, in una delle sue più belle poesie, hanno purtroppo trovato forma e sostanza nei lunghi mesi del lockdown, alimentati dall'immobilità e dall'impotenza, e spezzati solo dal frastuono delle parole che affollavano i pensieri, in maniera incessante, di giorno e di notte. La telefonata all'amica, alla mamma, al parente lontano, serviva a consolare solo per pochi minuti. Subito dopo, nuovamente il silenzio, l'angoscia, la solitudine, lo smarrimento. Tramutare tutto questo in versi è stato per tutti noi qualcosa di naturale in "quei giorni": come mangiare, come respirare. Si è dunque dato "respiro" alle emozioni, inizialmente soffocate "per non pensare troppo". Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.