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In un'epoca in cui le autobiografie erano un genere molto popolare, questa autobiografia di uno dei più prolifici autori vittoriani, e forse dell'intera storia delle lettere, ebbe un grande successo. Ragion per cui può considerarsi un modello esemplare del suo genere e del suo tempo. "Scrivendo queste pagine, che, in assenza di un titolo migliore, sarò costretto a chiamare l'autobiografia di una persona così insignificante come me, la mia intenzione non sarà tanto di parlare dei piccoli dettagli della vita privata, quanto di raccontare quello che io e forse altri intorno a me abbiamo fatto nel campo letterario, di narrare i miei fallimenti e i miei successi così come sono avvenuti, con le loro cause, e le opportunità che la carriera letteraria offre": nulla di personale, insomma, sembra dire il grande Trollope. E infatti racconta la sua vita come se parlasse di un terzo, senza soggettività: la vicenda di un bambino povero e sfortunato, figlio di una famiglia colta e non oscura di origini, ma bislacca e fallimentare, e l'avventura del suo farsi avanti nella vita fino al successo la gloria e il denaro, grazie alla metodica applicazione del proprio talento e ad una inflessibile volontà. Quasi fosse un romanzo vittoriano: come un intreccio controllato e razionale evolve ordinatamente verso il suo esito edficante e moralmente giustificato. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.