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Con un talento narrativo di reporter come Kapuscinski o Terzani, capaci di raccontare la realtà con il fascino della finzione, lo scrittore polacco Mariusz Szczygiel esplora la storia cecoslovacca novecentesca e le sue zone d'ombra attraverso personaggi "secondari". Si scopre così come l'irresistibile ascesa dell'impero economico delle scarpe Bata sia partita dall'intraprendenza di un calzolaio di Zlín. O quali siano la vicenda tragicomica e i retroscena della costruzione e distruzione della più grande statua di Stalin al mondo; o la storia dell'attrice Lída Baarová, che prese il tè con Hitler e fece innamorare Goebbels; o, ancora, l'intervista di Milena Jesenská (il grande amore di Kafka) a un contadino filosofo. E poi, che avrà pensato il vignettista che alla fine del 1968 augurò ai lettori "un felice Natale 1989"? E che cos'è Gottland, la Terra di Karel Gott, il "Presley e Pavarotti ceco"? Indimenticabile, poi, la figura di Vera, nipote di Kafka, che oppone la sua caparbia riservatezza all'assedio del mito kafkiano. Il testo è accompagnato dalle immagini del fotografo ceco Pavel Stecha. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.