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"Gio' senza meta" è un romanzo che esplora la fragilità umana, il senso di colpa e il peso dei segreti inconfessabili. Gio' è uno stimato pilota di linea che conduce una vita apparentemente ordinata, ma dentro di lui è in corso una guerra silente; afflitto da un passato che non riesce a superare, Gio' cerca rifugio in una routine di avventure amorose e nella cocaina, ma niente riesce a placare l'angoscia che lo tormenta. Una voce interiore lo riporta costantemente al ricordo di un bambino - lui stesso - e alla scena del combattimento fra un lupo e un cavallo, le cui vite si sprecano in una sfida mortale quanto inutile.
Quando incontra un gruppo di giovani senza regole, tra cui spicca Greta, Gio' riscopre un sentimento che sembrava perduto. In Greta, Gio' non vede solo una donna da amare: Greta è un riflesso di ciò che lui ha smarrito o che forse non ha mai avuto. Mentre si avvicina a lei, però, emergono pezzi del suo passato oscuro: Gio' è stato protagonista di alcune operazioni nel solco dei "Misteri Italiani" e ancora mantiene un rapporto inquietante con un agente segreto che, pur proteggendolo, rappresenta una minaccia per la sua vita.
Nel momento in cui sembra sul punto di trovare una via di fuga dai suoi demoni, Gio' si rende conto che lui stesso è un pericolo per chiunque gli stia vicino. In un atto di difesa disperata, Gio' dovrà lasciare il lavoro, Greta e ogni legame umano, scegliendo l'isolamento come unico modo per proteggere chi ama.
Sullo sfondo di questa vicenda, che vanta anche dei momenti umoristici, c'è l'interminabile crisi di Alitalia nonché l'oscuro, a tratti grottesco, modus operandi del potere italico.
